MILANO - "Per 20 anni si è pensato di dare una collocazione a questo immenso patrimonio storico ed oggi la Fondazione è realta". Così esordisce Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione FS, in una giornata speciale per le Ferrovie dello Stato Italiane: il debutto ufficiale della Fondazione FS, a cui si sono voluti affiancare i festeggiamenti per i 25 anni dal primo servizio commerciale di un Pendolino ETR.450. Il tutto non a caso avviene il 3 ottobre 2013, a 174 anni dalla nascita della prima ferrovia in Italia, la Napoli - Portici sotto le storiche arcate di Milano Centrale, con un convegno e l'esposizione degli ETR.232, ETR.401 ed ETR.450.
La tavola rotonda presso la Sala Reale di Milano Centrale, organizzata in collaborazione con Alstom, ha visto la partecipazione di Mauro Moretti AD di FSI, Pierre Louis Bertina presidente e amministratore delegato di Alstom Ferroviaria, Roberto Rinaldi responsabile dell'impianto Alstom di Savigliano e naturalmente Luigi Cantamessa, oltre a docenti, esperti e responsabili delle istituzioni, spaziando dalla storia al presente delle nostre ferrovie, con un'ampia finestra dedicata proprio al Pendolino. Si è passati infatti dai primi esperimenti con la "sedia idraulica" montata sulla ALn 668.1999 fino all'odierno ETR.610, passando per tutte le versioni di Pendolino ad oggi prodotte, per 12 paesi nel mondo. Nel corso dell'evento Pierre Louis Bertina di Alstom ha donato alla Fondazione FS il brevetto originale depositato il 2 dicembre 1967 dall'Ingegner Oreste Santanera a titolo "veicolo ferroviario per alte velocità".
Culmine della giornata, l'arrivo simultaneo in Centrale dell'ETR.450 numero 10 tuttora in servizio regolare e dell'ETR.401 spinto dalle E.428.202, che insieme all'ETR.232 sono rimasti in esposizione sui binari 20, 21 e 22 per la gioia dei numerosi appassionati e presenti in stazione per l'occasione.
Grande è stato l'orgoglio di Cantamessa nel presentare il risultato di anni di studio e valutazioni oggi giunti a compimento con la nascita della Fondazione FSI, che ha ringraziato ripetutamente l'amministratore delegato di FSI Mauro Moretti, nonché presidente della Fondazioni stessa, che "ha dato a noi giovani un futuro al nostro presente e un futuro al nostro passato".
"La fondazione ha il compito di andare a vedere di che cosa siamo stati capaci nella seconda ricostruzione post-bellica, nell'eccellenza degli anni '50 e l'epoca dei primati degli anni '30. E sapendo che abbiamo fatto quello con quei mezzi, io credo ci rende più sereni oggi perché l'inteligenza del nostro popolo l'inventiva e il buon gusto con il supporto che di da la moderna teconologia dei nostri giorni potranno essere il motore per ripartire dal periodo che stiamo vivendo" ha proseguito Cantamessa.
Oltre 500mila foto, 3mila pellicole cinematografiche, una biblioteca con 50mila volumi, costituiscono un inestimabile patrimonio documentale, riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali presso Villa Patrizi a Roma, aperto al pubblico da lunedì 7 ottobre con il primo lotto di 15.000 volumi. E ancora oltre 200 mezzi storici ancora operativi distribuiti un po' in tutta la Penisola, oltre i 50 mezzi non in esercizio presenti nel Museo Nazionale di Pietrarsa che verrà valorizzato e per il quale sono previste importanti novità entro l'anno.
Il tutto sotto l'egidia della Fondazione FS diretta da Cantamessa e dal suo staff che aggiunge: "L'elemento distintivo di tutto è il magnetismo che il treno da e questa cosa è detta da persone anche non appassionate", concludendo con una domanda "Un bambino vedendo passare un treno in braccio al papà lo saluta con la manina. Qualcuno di voi ha mai visto mai salutare un autobus? E' questo il motivo per cui tanti oggi amano il treno, continuano a crederci e nella sfida della modernità mantengono il cuore antico". E da ieri è attiva la nuova pagina internet della Fondazione www.fondazionefs.it e la nuova pagina Facebook "Fondazione FS Italiane".
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