BARI - Si sta concludendo nel peggiore dei modi la breve ed ingloriosa carriera delle carrozze letti Excelsior di Trenitalia. Nei primi giorni di settembre sono state avviate alla demolizione nello stabilimento barese della BB le unità di questo gruppo, già accantonate da diversi anni.
Costruite da Costamasnaga a partire dal 1995 in sole 20 unità classificate 78-90 000 - 019 WLABm, le ultime consegnate nel 2005, le carrozze Excelsior avrebbero dovuto rappresentare la punta di diamante quanto a comodità e servizi in materia di viaggi notturni delle Ferrovie dello Stato, ma così non è stato. Dotate di otto cabine con bagno privato e doccia, suite con letto matrimoniale, TV e videoregistratore, reception-bar con salottino, ed altri servizi di bordo innovativi, le Excelsior hanno invece patito una lunga gestazione prima di entrare in servizio, soprattutto per la messa a punto dei sofisticati impianti idraulici di docce e ritirate. Al loro debutto hanno continuato a manifestare diversi problemi tecnici di vario tipo e come se non bastasse durante la sosta negli scali sono state oggetto di furti delle apparecchiature di bordo (forni, TV, videoregistratori, ecc.).
In servizio commerciale inizialmente tra Roma e la Sicilia, hanno raggiunto l'apice della loro carriera in composizione con il prestigioso Euronight "Palatino" Roma - Parigi, per tornare poco tempo dopo a servizi "minori" interni come gli Espressi notturni Roma - San Candido, Roma - Torino e l'ex "Tuttoletti" Roma - Milano, dove hanno concluso la carriera nell'estate 2010.
Immediato l'accantonamento di tutte le unità a Bari e Reggio Calabria e Parco Prenestino di Roma, dove sono state prese d'assalto da vandali e senza fissa dimora.
A soli 12 anni di età per le unità più giovani giunge quindi alla fine l'esistenza poco fortunata di queste carrozze, che avrebbero potuto primeggiare a livello europeo nei servizi notte a fianco delle più fortunate (e affidabili) carrozze con letti delle russe RZD o DB di costruzione Siemens, ma che invece sono state frettolosamente accantonate da Trenitalia vista la mancanza di ricambi e gli elevati costi di gestione.
Ancora una conferma della volontà di non voler investire in Italia sui servizi notturni, che anzi si cerca di svilire sempre più.
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