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da News ferroviarie del 18 ottobre 2019

FSE: rotabili accantonati in demolizione

di Gabriele Lepore

BARI - Dopo le numerose demolizioni del 2016, eseguite dalla ditta Metalfer Cegliese di Bari, Ferrovie del Sud Est continua a snellire il proprio parco rotabile disfacendosi di veicoli accantonati. L'appalto attuale, aggiudicato alla ditta L'Autodemolizione di Caccuri (KR), include come il precedente diverse tipologie di mezzi di trazione Diesel, vetture passeggeri e carri merci dislocati in vari impianti della rete sociale. Il trasferimento in Calabria avviene mediante trasporti eccezionali su gomma. E' prevista dal contratto la vendita del materiale ferroso di recupero, al prezzo di € 147,00 a tonnellata più IVA, e lo smaltimento in centri autorizzati del materiale non riciclabile.

I rotabili in questione, non più atti a circolare, sono ormai inadeguati alle esigenze odierne di FSE, visto l'arrivo dei nuovi convogli a composizione bloccata e il tramonto del traffico merci. Inoltre molti risultano complicati da riparare, a causa della scarsa o nulla reperibilità dei pezzi di ricambio, oppure sono stati utilizzati essi stessi come fonte di ricambi (in gergo "cannibalizzati").
E' degna di nota la scelta di demolire anche macchine relativamente recenti, come i complessi binati serie Ad 121-130 (nati dal revamping di ALn 668.1400, ma in realtà poco affidabili) e alcune delle locomotive IMPA/DPA DE.122 (analoghe alle due unità impiegate da Dinazzano Po in Emilia-Romagna).

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1. I rotabili demolendi di Bari Sud Est vengono trasferiti su rotaia a Mungivacca e, successivamente, caricati su carrelli stradali da un varco nel muro di recinzione (qui è mostrato l'Ad 130). (Foto Gabriele Lepore, 17 ottobre 2019)


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2. L'Ad 130 (metà del complesso binato Ad 129-130) è pronto ad affrontare il viaggio su gomma verso il demolitore in Calabria. (Foto Gabriele Lepore, 17 ottobre 2019)
3. La locomotiva Marelli-Reggiane BB 153, alcune DE.122, automotrici Breda-Aerfer e altri mezzi accantonati attendono il proprio turno nell'ex-scalo merci di Mungivacca. (Foto Gabriele Lepore, 17 ottobre 2019)

L'operazione sta avendo un impatto notevole soprattutto a Bari Sud Est, dove gran parte di questi veicoli erano concentrati: è necessario infatti iniziare a liberare l'impianto, che nei prossimi anni sarà interessato da un importante cantiere di RFI (il Nodo Ferroviario di Bari Sud). FSE intende inoltre porre fine a una seria situazione di degrado, denunciata dalla cronaca locale, che vede i rotabili accantonati divenuti un rifugio per categorie sociali disagiate, nonché bersagliati da atti vandalici e furti di metallo.

Il demolitore calabrese si farà carico anche delle elettromotrici ALe 125.502 e 504 di EAV, prese a noleggio per collaudare la trazione elettrica sulle linee FSE (vedi News ferroviarie del 27/12/2015). Esse sono state lasciate in disuso a Mungivacca una volta terminati i test, ed EAV ne ha disposto la demolizione accodandosi alla procedura attivata da FSE.

Gabriele Lepore - 18 ottobre 2019

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