MILANO - La Divisione Trasporto Regionale Lombardia di Trenitalia (Gruppo FS) e l'azienda regionale lombarda di trasporto ferroviario passeggeri "LeNord" si fondono e dalla loro unione nasce "Trenord". La nuova società, la più grande in Italia tra quelle specializzate nel trasporto locale su ferro, è stata presentata venerdì 29 aprile a Milano nella sede della Regione Lombardia, presenti - tra gli altri - Roberto Formigoni, presidente della Regione, Raffaele Cattaneo, assessore regionale ai Trasporti, e Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato.
L'assessore Cattaneo ha indicato in 1 milione di passeggeri al giorno e in una puntualità media giornaliera non inferiore al 95% il traguardo che Trenord dovrà raggiungere per centrare gli obiettivi del Patto per il Trasporto Pubblico Locale; per conseguire tale risultato, ci sarà - è stato annunciato nel corso della presentazione - un investimento iniziale di 250 milioni di euro, totalmente in autofinanziamento, per l'acquisto di nuovi treni e per la ristrutturazione di parte di quelli esistenti.
I vertici della nuova società saranno gli stessi della preesistente associazione temporanea fra Trenitalia e LeNord, ovvero Giuseppe Biesuz nel ruolo di amministratore delegato e Vincenzo Soprano alla carica di presidente.
Mauro Moretti, ad di FS, ha dichiarato che «con Trenord viene costruita una società di trasporto locale di dimensioni grandi, come occorre avere in Italia, perché la liberalizzazione ha bisogno di grandi imprese, altrimenti nelle gare vinceranno le grandi imprese tedesche e francesi, che si chiamano Db e Sncf», mentre per il presidente della Regione Formigoni la nascita di Trenord è «la prima operazione di federalismo ferroviario» e rappresenta «un matrimonio d'interesse, l'interesse del pendolare e del viaggiatore lombardo, perché vogliamo migliorare ancora di più il servizio ferroviario regionale».
Ma c'è anche chi è scettico: secondo Dario Balotta, esperto di trasporti di Legambiente Lombardia, «al vecchio centralismo si sovrappone il nuovo federalismo dei trasporti, che non cancella nessun monopolio, con l'aggravante che un solo soggetto, la Regione Lombardia, diventa programmatore, finanziatore e gestore dei servizi»; l'ambientalista rincara la dose osservando inoltre che, a suo avviso, "chi vorrà viaggiare in treno in Lombardia sarà costretto a usare i servizi di Trenord alla faccia delle normative europee che prevedono elementi di concorrenza nel settore. Questa situazione oltretutto fa male all'ambiente, perché, in questo modo, il trasporto pubblico non crescerà affatto».
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