ZURIGO - Treni passeggeri per l'Italia deviati su una linea privata, in parte chiusa al traffico regolare da 10 anni. Succede in Svizzera e per fare un paragone con l'Italia, potrebbe essere come se i Frecciabianca Lecce - Milano fossero deviati sulle Ferrovie del Nord Barese da Bari a Barletta!
Dalle ore 12 dell'11 aprile alle ore 16 del giorno successivo, per lavori a Horgen la linea Zurigo - Thalwill - Zug è rimasta chiusa al traffico. Per evitare disagio ai clienti con trasbordi sui pullman sostitutivi (abitudine poco diffusa e ancor meno gradita a queste latitudini), SBB ha individuato quale percorso alternativo per i suoi treni Eurocity da e per Milano la ferrovia privata SZU - Sihltal Zürich Uetliberg Bahn.
L'opportuna autorizzazione è stata quindi accordata da quest'ultima, ma con la presenza di pilota SZU in cabina degli ETR.470. I treni per Milano interessati hanno quindi anticipato la partenza al minuto .04 (anziché .32) e dai binari sotterranei di Zurigo HBF (anziché livello superiore); da qui hanno percorso il tratto sotterraneo fino a Zurigo Giesshübel, caratteristico per il doppio sistema di alimentazione elettrica a 15 kV ca e 1200 V cc.
Gli Eurocity si sono quindi addentrati nella ferrovia della valle di Sihl, percorrendo il torutoso binario unico in piega sulle curve, tra lo stupore dei numerosi presenti nelle stazioni e sulle piste ciclabili lungo linea, abituati a vedere su questa linea solo treni della SZU. Gli ETR.470 con la loro elegante livrea argento hanno infatti calamitato l'attenzione della gente, tra cui diverse persone giunte sul posto appositamente per questa presenza eccezionale.
Prima di piegare verso Zug, gli Eurocity hanno quindi impegnato il tratto estremo di circa 5 chilometri della SZU tra Sihlwald e Sihlbrugg, non più aperto all'esercizio passeggeri regolare da quasi 10 anni.
In senso inverso i treni pari dall'Italia hanno percorso la stessa linea, mentre tutti gli altri IR e ICN in servizio interno da e per il Ticino, sono stati dirottati sulla Südbahn.
L'evento non è sfuggito ai media svizzeri, sempre interessati ai trasporti su ferro, che hanno dato ampio risalto all'insolita deviazione ed ancor meno agli appassionati che a decine hanno affollato le stazioni e la linea per fotografare il "Pendolino d'Argento".
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