Dopo la descrizione dell'impianto di città alta (vedi Approfondimenti del 01/11/2005) completiamo l'esame degli impianti a fune della città di Bergamo trattando della funicolare di San Vigilio.
Questo impianto nasce a servizio dell'omonimo colle posto, rispetto alla pianura, alle spalle della città e sede di un piccolo ma frequentato santuario.
Il fine iniziale fu quello di creare un servizio pubblico a favore del borgo, allora nascente, di nuovi insediamenti abitativi, ma alla lunga finì per costituire un valido mezzo di trasporto per i numerosi turisti che salivano sul colle per ammirare il castello di Bergamo, realizzato a quota 496 dalla Repubblica di Venezia fra il 1550 ed il 1600, e dal quale si gode di un'impareggiabile vista sul territorio circostante.
Come per l'altra funicolare anche questa fu promossa dall'emiliano Ing. Alessandro Ferretti, ma l'esistenza di progetti concorrenti rese più complicato l'affidamento dei lavori.
La costruzione della funicolare di San Vigilio iniziò nel 1912 ed entrò in funzione il 27 agosto di quello stesso anno. Il maggior costo della realizzazione determinò difficoltà finanziarie della Società anonima funicolare Bergamo alta - San Vigilio che le impedirono di prendere in carico il servizio che da subito fu affidato all'Azienda municipalizzata di Bergamo.
Quando nel 1918 venne decretato il fallimento della ditta costruttrice, l'amministrazione comunale subentrò a tutti gli effetti nell'esercizio dell'impianto.
L'impianto originario fu realizzato per la parte meccanica dalla svizzera Société des Usines L. de Roll (Berna) mentre le vetture vennero realizzate in loco dalla FERVET; prevedeva lo schema classico a due vetture, vincolate fra loro per mezzo della fune, che si alternavano nel movimento di saliscendi, ciascuna con la capienza di 32 posti.
La via di corsa era unica con raddoppio a metà del precorso per incrocio delle due vetture.
Il servizio proseguì fra alterne vicende fino al 1976 quando venne sospeso, scaduta la concessione governativa, per la vetustà degli impianti e per la necessità di una messa in sicurezza.
Nel 1984, reperiti i fondi necessari, l'Azienda Trasporti di Bergamo decise di ripristinare l'impianto con un radicale intervento di trasformazione. I relativi lavori iniziarono nel 1987 e si protrassero fino al 1991.
Da un punto di vista tecnico la funicolare di San Vigilio presenta la particolarità di avere un'unica cabina vincolata ad un contrappeso che si muove all'interno di un pozzo con una configurazione che, sia pure in formato ridotto, è molto simile a quella dell'altra funicolare di Bergamo.
| San Vigilio - Caratteristiche tecniche | ||
|---|---|---|
| Costruttore | Ceretti e Tanfani | |
| Anno di costruzione | 1991 | |
| Lunghezza | 621 | m |
| Dislivello | 90,5 | m |
| Pendenza massima | 22.5 | % |
| Diametro fune | 26 | mm |
| Potenza nominale | 160 | kW |
| Potenza massima | 150 | kW |
| Velocità di esercizio | 5 | m/s |
| Durata del tragitto | 150 | s |
| Numero vetture | 1 | |
| Capienza | 55+1 | persone |
| Capacità oraria | 550 | persone/h |
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