BARI - Un fondamentale passo avanti verso l'apertura della ferrovia Bari - Bitritto è stato finalmente compiuto. Il 13 febbraio, con l'approvazione di un emendamento al Decreto Milleproroghe a prima firma del deputato Stefano Ceccanti (PD), il Governo ha infatti ratificato che "Le nuove linee ferroviarie regionali a scartamento ordinario interconnesse con la rete nazionale, che assicurano un diretto collegamento con le Città Metropolitane e per le quali, alla data di entrata in vigore della presente legge non sia stata ancora autorizzata la messa in servizio, previa intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione interessata, assumono la qualificazione di infrastruttura ferroviaria nazionale e sono trasferite a titolo gratuito, mediante conferimento in natura, al gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale che ne assume la gestione [...]", ossia RFI (Gruppo FS).
La Bari - Bitritto, passata alla storia come una delle più grandi opere incompiute pugliesi (vedi News ferroviarie del 05/01/2017), fu concepita nel 1986 come linea a doppio binario, scartamento ridotto 950 mm e trazione Diesel, che avrebbe dovuto diramarsi dalla Bari - Matera delle FCL (Ferrovie Calabro Lucane), successivamente divenute FAL (Ferrovie Appulo Lucane) in Puglia e Basilicata.
Il cantiere, tuttavia, vide la luce solo nel 1998 e subì numerose interruzioni, a causa di consistenti varianti in corso d'opera e contenziosi con le ditte appaltatrici, bloccandosi del tutto nel 2002. Nel 2013 sono poi partiti i lavori definitivi di completamento, oggi ormai conclusi, grazie a un nuovo appalto gestito dalle FAL e finanziato dal PO FESR Puglia 2007-2013.
La linea suburbana, il cui tracciato si estende per 9,2 km, presenta caratteristiche sostanzialmente diverse dal progetto originario del lontano 1986: binario singolo a scartamento standard, armamento 60 UNI, trazione elettrica a 3 kV c.c., SCMT e interconnessione con la Bari - Taranto RFI in località Santa Caterina, sotto la giurisdizione di Bari Parco Nord.
Del progetto sono state mantenute la stazione di Bari Carbonara-Santa Rita, la fermata di Bari Loseto e la stazione terminale di Bitritto, mentre è stata stralciata la fermata a servizio dello Stadio San Nicola.
Dopo anni di incertezze circa la gestione dell'infrastruttura e l'esercizio ferroviario, cui FAL non potrebbe adempiere per la differenza di scartamento e per l'innesto in RFI, è stato dunque sciolto il primo nodo autorizzando il passaggio della Bari - Bitritto al gestore della rete nazionale. Fonti del Governo confermano infatti l'applicazione immediata dell'emendamento a questo caso specifico, pur non essendo espressamente menzionato.
L'attivazione del raccordo, propedeutica ai collaudi e all'apertura della "nuova" linea, rientra nella sistemazione del PRG di Bari Centrale (opera già in fase avanzata - vedi News ferroviarie del 20/03/2019) e avverrà prossimamente. La manutenzione e l'eventuale potenziamento della linea saranno assicurati dai fondi del Contratto di Programma tra RFI e lo Stato, come stabilisce l'emendamento, mentre il traffico potrà essere gestito da remoto tramite il Posto Centrale di Bari Lamasinata.
Per quanto riguarda invece l'esercizio ferroviario, secondo alcune indiscrezioni destinato a Trenitalia o Ferrotramviaria, in realtà non è stata ancora individuata l'impresa che lo svolgerà. Con un tempo di percorrenza pari a circa 15 minuti, i treni collegheranno la stazione centrale del capoluogo alla cittadina nell'hinterland, servendo anche i quartieri periferici di Carbonara-Santa Rita e Loseto.
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