Come già avviene da parecchio tempo nella vicina Austria, anche la Provincia Autonoma di Bolzano si sta dotando di una vasta ed efficiente rete di piste ciclabili in grado di far fronte alle esigenze di coloro che preferiscono utilizzare la bicicletta per i loro spostamenti.
L'attenzione alle esigenze di mobilità di residenti e turisti e la presenza di innumerevoli risorse naturalistiche ha portato alla progettazione e realizzazione, tutt'ora in corso, di un sistema di piste ciclabili che si sviluppa su tre itinerari principali: Brennero - Salorno, Passo Resia - Bolzano e San Candido - Bressanone. Tutti questi percorsi, da cui si dipartono numerose altre ciclabili, si snodano quasi esclusivamente nel fondovalle, seguendo il corso dei fiumi Adige, Isarco, Rienza e Drava. Come noto, queste valli alpine sono attraversate, oltre che da importanti arterie stradali, anche da alcune tra le più belle linee ferroviarie che, con grande piacere per l'appassionato di ferrovie, spesso corrono affiancate alle piste ciclabili.
Da Dobbiaco (1256 m s.l.m.), spartiacque tra il mare Adriatico e il mar Nero, ci si può dirigere verso San Candido e Lienz (vedi Racconti di viaggio del 05/11/2004) oppure seguire il percorso del fiume Rienza e raggiungere, dopo circa 60 chilometri, Rio di Pusteria (777 m s.l.m.), situato all'imbocco della valle.
La pista ciclabile è in gran parte asfaltata, con brevi tratti di sterrato ben livellato e privo di buche. Generalmente si viaggia in piano o in leggera discesa ma non mancano brevi e impegnative salite, in particolare nei tratti a mezza costa. La circolazione in molti tratti è consentita anche ai frontisti, quindi occorre essere prudenti e rispettare le regole del Codice della Strada; eventuali promiscuità col normale traffico veicolare sono comunque sempre ben evidenziate. Il percorso da seguire è quasi sempre ben segnalato, soprattutto nei tratti di recente costruzione, anche se in alcuni punti risulta un po' difficile riconoscere a prima vista la giusta direzione.
La pista ciclabile si snoda lungo la valle completamente immersa nel verde: si attraversano prati perfettamente curati, boschi e campi coltivati; non mancano poi suggestivi borghi e paesi dalla caratteristica architettura, con i balconi traboccanti di colorati gerani. Spesso si costeggia la ferrovia, condividendone la sinuosità imposta dall'orografia e dal vicino fiume.
Numerosi sono i tipici edifici a servizio della ferrovia (ora in gran parte inutilizzati) che si incontrano lungo il tragitto; non mancano poi inconsueti punti di osservazione, come ad esempio tra Valdaora e Brunico dove si sottopassa il viadotto di Perca.
Il traffico ferroviario è costituito quasi esclusivamente da composizioni reversibili trainate o spinte da E.464 che garantiscono un collegamento a cadenza pressoché oraria (ad esclusione dei giorni festivi) tra Fortezza e San Candido. Fanno eccezione gli ex korridorzüge in servizio tra Innsbruck e Lienz, l'Espresso periodico Roma Tib.na - San Candido - Roma Tib.na, qualche raro treno d'agenzia e il Merci Terminale Bolzano - Brunico/Monguelfo e viceversa.
A Rio di Pusteria termina (per ora) la pista ciclabile e per raggiungere Fortezza o Bressanone si deve percorrere un pericoloso tratto della SS 49 "della Pusteria" e poi deviare su strade secondarie oppure immettersi sull'altrettanto pericolosa SS 12 "dell'Abetone e del Brennero". Attualmente è in fase di progetto/costruzione un percorso ciclabile che da Rio di Pusteria permetterà in futuro di allacciarsi in tutta sicurezza alla ciclabile Brennero - Bolzano attraverso due diversi itinerari.
Sempre più numerosi sono coloro che si spostano in treno con la bici al seguito per raggiungere la ciclopista prescelta. Questa soluzione ha anche il vantaggio di evitare di dover per forza ritornare al punto di partenza per recuperare l'auto.
Negli anni passati, a causa degli angusti spazi riservati alle biciclette sulle carrozze pilota dei convogli diretti in Alto Adige, già nella stazione di Verona Porta Nuova si sono verificate situazioni ingestibili, con bici stipate nei vestiboli e tra i sedili. Dal 2003, nei giorni festivi del periodo estivo, l'iR 2252 (Verona Porta Nuova 7.50, Brennero 10.50) e l'iR 2263 (Brennero 15.10, Verona Porta Nuova 18.21) hanno in composizione un bagagliaio attrezzato per il trasporto di biciclette.
Inoltre, nei mesi di Luglio e Agosto di quest'anno, sulla linea della Val Pusteria sono stati utilizzati due ex bagagliai posta attrezzati per ospitare 92 biciclette (vedi News ferroviarie del 05/07/2005): inseriti in composizione ad altrettanti convogli reversibili, hanno garantito il trasporto bici al seguito su 6 treni in direzione S. Candido e su 5 in direzione Fortezza.
In tutte le stazioni della linea è possibile caricare/scaricare le biciclette e raggiungere la ciclopista, a volte con qualche difficoltà a causa dell'assenza di specifici cartelli.
Il completamento dei tratti di ciclopiste mancanti è il presupposto fondamentale per realizzare un'efficiente rete di percorsi dedicati a chi si sposta in bicicletta. Da questo punto di vista è indubbio l'impegno profuso dalla Provincia Autonoma di Bolzano per ultimare in tempi relativamente brevi la rete di piste ciclabili sovracomunali: numerosi sono infatti gli interventi già in corso o in avanzata fase di progettazione, alcuni dei quali prevedono l'utilizzo di tracciati ferroviari dimessi, in particolare lungo la linea del Brennero.
Dal punto di vista del trasporto ferroviario, è auspicabile la diffusione del trasporto biciclette al seguito mediante bagagliai su un maggior numero di convogli, al fine di realizzare una efficiente integrazione treno + bici.
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